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Il tuo bambino non parla bene… ma come ci sente?

17 Agosto 2018

 

Il tuo bambino non parla bene… ma come ci sente?
Questo è il primo quesito che bisognerebbe porsi.
Linguaggio e udito camminano insieme.
Se il tuo bambino non sente bene, avrà problemi a parlare, comunicare e imparare.
Se hai dubbi osservalo e consulta il tuo pediatra.

 
I deficit dell’udito costituiscono un problema importante per molti bambini, in quanto lo sviluppo del linguaggio dipende in maniera imprescindibile dalla funzionalità dell’orecchio.
Pertanto, qualsiasi disturbo uditivo comporta un ritardo nel processo di acquisizione del linguaggio e delle abilità comunicative dei bambini, che influenzerà negativamente la loro futura integrazione scolastica e sociale.
Per evitare ciò è fondamentale ripristinare la funzione uditiva prima dei due anni.

 

Orecchie tappate, un disturbo molto diffuso nei bambini piccoli

Le orecchie tappate costituiscono una problematica molto frequente nei bambini piccoli e possono essere causate da due motivi importanti: il primo è legato all’accumulo di cerume nel condotto uditivo, con la formazione di vero e proprio tappo; la seconda è legata all’insorgenza di un’otite sieromucosa.
La sensazione è simile a quella che proviamo quando ci si tappano le orecchie in aereo.

 

Cause di muco nell’orecchie

Molto frequente tra i neonati e nei bambini piccoli è l’otite sieromucosa, un’infezione dell’orecchio medio che in alcuni casi può produrre sordità transitoria.
L’otite sieromucosa può essere scatenata da un’infiammazione dovuta a un raffreddore o ad un’infezione della gola. Quando un bambino ha un’infezione, viene prodotta una maggiore quantità di muco come protettore.
Dato che naso e orecchio sono direttamente collegati da un canale, la tuba di Eustachio, è molto facile che il muco passi da una delle due regioni all’altra.
È importante sapere che la tuba di Eustachio nel bambino è più corta e orizzontale che nell’adulto: questa conformazione favorirebbe dunque il passaggio del muco dal naso all’orecchio, dove diventa terreno fertile per virus o batteri.
L’otite sieromucosa sarà dunque più comune nei bambini piccoli perché la loro anatomia favorirebbe il passaggio dei germi dal naso all’orecchio in quanto il percorso è più breve.

Se l’infezione è invece a carico direttamente dell’orecchio, verrà prodotto muco direttamente in quest’area. Il muco attraversa a poco a poco la tuba di Eustachio e viene gradualmente espulso dal naso.
Se la tuba di Eustachio è infiammata o ostruita (ad esempio per un ingrossamento delle adenoidi o per cause di natura allergica), il muco non può essere espulso dal naso e permane dunque nelle orecchie.

In tutti questi casi il muco si accumula all’interno dell’orecchio medio e impedisce al suono di raggiungere l’orecchio interno. Ciò provoca una perdita uditiva transitoria, che può essere risolta con una specifica terapia medica. Talvolta potrebbe essere necessario ricorrere ad interventi chirurgici otorinolaringoiatrici.

Se tuo figlio è soggetto frequentemente a infezioni all’orecchio, osservalo e, in caso di segni evidenti, consulta il pediatra.

 

I sintomi di otite sieromucosa nei bambini

I sintomi dell’otite sieromucosa sono molto variabili, ma sicuramente sarà molto evidente la difficoltà a sentire bene.
I genitori spesso riferiscono di dover chiamare il loro bambino più volte prima che lui si giri o ancora la sua abitudine a mettere la televisione a volumi altissimi.
Qualora l’accumulo di muco nell’orecchio medio sia correlato ad ipertrofia delle adenoidi, il bambino respirerà frequentemente con la bocca piuttosto che con il naso e la notte avrà la tendenza a russare, potrebbe andare in apnea e svegliarsi di soprassalto. Controllatene il cuscino: se bagnato, sicuramente il bambino dormirà respirando con la bocca aperta.
Talvolta può manifestarsi un intenso dolore e il bambino tenderà spesso a portare le mani alle orecchie.
Possono anche presentarsi cambiamenti nell’appetito o nel sonno, agitazione e irritabilità, nausea, febbre.
I bambini che soffrono di otite possono presentare un ritardo nell’acquisizione del linguaggio o difetti di pronuncia a causa della difficoltà che hanno del discriminare i diversi suoni della lingua.
Bisognerà prestare molta attenzione anche a quei bimbi che non sanno soffiare il naso e che hanno spesso il naso umido e bagnato: se il muco non viene espulso all’esterno certamente andrà ad accumularsi dentro!

 

Cosa fare per prevenire l’otite sieromucosa?

Per prevenire l’otite sieromucosa nel tuo bambino, raccomandiamo di prestare molta attenzione all’igiene nasale: è fondamentale avere un naso pulito e libero dal muco e per questo consigliamo di effettuare lavaggi nasali con regolarità, soprattutto se il bambino è raffreddato, in modo da eliminare il muco ed evitare che arrivi e si accumuli nell’orecchio.
Sempre relativamente all’igiene delle cavità nasali, sarà importantissimo insegnare al bambino a soffiare bene il naso.

 

Trattamento per il muco nell’orecchio nei bambini

Quando un bambino presenta muco nelle orecchie, il trattamento dovrà intervenire sulla causa scatenante, che si tratti di un’allergia, di un raffreddore o di un’infezione.
Per questo motivo, è molto importante rivolgersi al pediatra o ad un medico specialista, in questo caso un otorinolaringoiatra, per effettuare una diagnosi corretta e avviare così il trattamento più efficace.

 

Deficit uditivi e sviluppo del linguaggio

La maggior parte dei bambini sente i suoni dalla nascita e addirittura anche i prima, già nel grembo della mamma!
Imparano a parlare imitando i suoni che li circondano e le voci dei loro genitori e delle persone che si prendono cura di loro.
Spesso i bambini che hanno una perdita uditiva, anche transitoria e che si verifichi nel periodo fondamentale per l’apprendimento della parola, hanno problemi nell’acquisizione del linguaggio.
Per questo motivo è importante rilevare la perdita uditiva il prima possibile!
L’identificazione e il trattamento precoce di questi problemi uditivi facilita lo sviluppo del linguaggio e, allo stesso tempo, migliora l’apprendimento e la comunicazione.

 
Indispensabile per la presa in carico logopedica di un bambino con ritardo o disturbo del linguaggio è un’accurata visita dell’udito da parte del medico specialista.
Questo è fondamentale affinché si possa intervenire con la garanzia che il bambino senta bene e che si trovi quindi nella condizione migliore per poter apprendere i suoni e il linguaggio.

 
 
Credits
Autore: Dott.ssa Chiara Lucchesi
Consulente esterno: Dott.ssa Giulia Lucchesi
Social Media Partner: Praticantemamma
Art Director & Web Director: esolution

 
 

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